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Scansione e reverse engineering

Una diversa tecnica che si pone come complemento alla modellazione software per l’acquisizione dei dati è l’utilizzo della Fotografia con software specifici oppure dello Scanner 3D, uno strumento in grado di visualizzare e rilevare le forme nello spazio di un qualsiasi oggetto o di un ambiente e di ricrearne con assoluta affidabilità il modello digitale, visualizzabile e soprattutto trasformabile in un prototipo.

E’ possibile utilizzare i files digitali negli ambiti più diversi: si possono verificare la qualità dei prodotti rilevandone la corretta geometria, ricreare modelli di edifici esistenti, monumenti e particolari architettonici, pezzi meccanici anche di elevata complessità, persone o cose, rilevandone colore e texture naturali.

Questa attività prende il nome in ambito progettuale di Reverse Engineering cioè la possibilità di portare o riportare in ambito digitale e quindi fruibile da PC o dispositivi che utilizzano la rete, di un qualsiasi oggetto o ambiente fisico esistente nella realtà, ribaltando.  Tutto ciò si traduce ad esempio con l’utilizzo di queste moderne tecniche nell’ambito dei Beni Culturali, dove il processo di acquisizione di una opera d’arte non solo risulta possedere la duplice utilità di conservarne una memoria storica perfetta, ma di renderla fruibile e visualizzabile in Realtà Virtuale, oltre all’ovvia possibilità di poterla replicare a scopi didattici, oppure nella riproduzione di parti o insiemi meccanici anche complessi che richiederebbero un notevole dispendio di tempi e costi per la rilevazione con la precisione necessaria.